lunedì 2 dicembre 2013

Il mito della Nardi

Nardi è l'ennesimo nome, ingiustamente, misconosciuto della storia del motorsport. Rectius, misconosciuto tra il grande pubblico. Perché, sono sicuro, tra gli appassionati, questo nome non può che evocare l'immagine, e la raffinatezza, dei volanti in legno - alluminio con cui erano equipaggiate le vetture della casa.
Non può disconoscersi, infatti, che Nardi, in partnership con Danese, abbia dato vita ad autentici gioielli sportivi. 
E di ciò non bisogna stupirsi, pensando che Nardi era stato a lungo braccio destro di Lancia per poi diventare figura di spicco in Ferrari.  

Per ricordare la Nardi ci piace soffermarci sulla storia della "750 sport" e della sua mancata partecipazione alla Mille Miglia. 
Il progetto per portare la 750 sulle strade della Mille Miglia era partito, nel '57, con una richiesta di tal Giuseppe Baggio. 
La risposta all'interessamento di Baggio, da parte della Nardi, era stata ovviamente positiva, tanto che l'affare si era concluso, con l'acquisto da parte di Baggio della 750. 
Sfumata la partecipazione alla Mille Miglia del '57, per ritardi nella preparazione dell'auto, il destino dispose un impedimento assoluto alla realizzazione del sogno di Baggio di portare alla Mille Miglia la 750.
Non c'è, infatti, bisogno di ricordare come l'edizione del '57, quella dell'incidente di Portago, abbia segnato la fine della Mille Miglia.   
Ma per quel minuscolo gioiello in alluminio che era (e che è) la 750 sport, quella non fu la fine di ogni ambizione corsaiola. 
Infatti, la 750 trovò impiego nel GP Supercortemaggiore del 1959.
Di questa splendida vettura e della storia del suo restauro si occupa, magistralmente la rivista di settore "Ruoteclassiche" nel numero dell'ottobre 2012. Come sempre, non vogliamo privare il lettore del gusto di immergersi nella lettura dell'articolo sulla rivista, gustandosi con gli occhi le magnifiche fotografie di questa bellissima auto. Per questa ragione, al di là delle citazioni strettamente necessarie a raccontarvi questa storia, non abbiamo voluto rubare altro a questo bellissimo articolo, cui vi rimandiamo per la lettura. 

A noi di Passione, invece, interessa raccontare, anche in questo caso con poche parole, di un'altra auto della Nardi .. o meglio, della Nardi - Danese, la mitica "Marco"nata da un'evoluzione di uno dei primissimi modelli realizzati da Nardi: la 1500 cm cubici, che aveva esordito in gara a Livorno nel 1947..
Dicevamo sopra del ruolo di spicco che Nardi aveva avuto in Ferrari: questa, probabilmente, la chiave di lettura per comprendere le ragioni dell'incredibile somiglianza tra il motore che spingeva la "Marco" e quello dell'Auto Avio Costuzioni 815, la primissima auto realizzata da Ferrari.
A tal riguardo, il sito FF1.it si occupa magistralmente (vedi bibliografia in calce) della strana similitudine tra le due auto (la Marco e la 815) e delle ragioni storiche che possono soccorrere a giustificazione di tale somiglianza
Ma qui mi fermo con la citazione di questo articolo, per non appropriarmi del bel lavoro svolto da questo eccellente sito, di cui spero di trovare l'indulgenza.

Invero, l'emblema dell'ambizione corsaiola della Nardi è probabilmente la bisiluro, la cui carrozzeria era stata realizzata da Rocco Motto, con cui la Nardi tentò l'avventura a Le Mans, nel 1955, gara tristemente ricordata per ben altri (tragici) avvenimenti. 
A dispetto della velocità estrema della vettura (capace di raggiungere medie sul giro pari a 150km/h), affidata all'equipaggio formato da Damonte, Crovetto, Graunet e Munaron, l'avventura a Le Mans si rivelò sfortunata, a causa della (altrettanto estrema) "sensibilità" aerodinamica della bisiluro. 
Proprio questa instabilità sarebbe costata l'uscita di pista alla bisiluro, probabilmente a causa del disturbo aerodinamico causato da una Jaguar.

Come sempre, i nostri articoletti non si preoccupano di andare oltre poche schematiche notazioni. Eppure credo che da quel poco che abbiamo avuto modo di raccontarvi, sia emersa, in tutta la sua evidenza, la peculiarità dell'inconfondibile stile e della vocazione corsaiola che hanno caratterizzato il marchio Nardi Danese. 

-Bernd508-

P.S. un caldo invito ai lettori a consultare le pregevolissime fonti di seguito citate nella bibliografia. Credo e spero di non aver trasceso il diritto di citazione, diversamente me ne scuso e resto a disposizione per opportunamente rimediare.  

Bibliografia

Sito FF1.it all'indirizzo: http://www.ff1.it/primapagina/archivio/prima/sorelle/confronto.htm

Rivista "Ruoteclassiche", numero di ottobre 2012;

Rivista "La Manovella", anno 2006. 

Video dedicato alla bisiluro 

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