mercoledì 29 febbraio 2012

Il Conte Czaykowski

Monza, 10 settembre 1933: un giorno consacrato alle corse, con il GP d'Italia al mattino e quello di Monza, al pomeriggio, con una formula che prevedeva tre batterie ed una finale. 

Tra i partenti della prima batteria di quel GP di Monza, c'era anche il Conte Stanislas Czaykowski, con la sua Bugatti T54.

Quell'anno, con la T54 Czaykowski aveva corso all'AVUS, battendo il record dell'ora, a Monthlery, Brooklands (al British Empire Trophy, dove aveva colto il successo) e Comminges. 

Dopo il via di quella prima batteria, Czaykowski aveva preso la testa della corsa, tenendola fino al termine. 
Aveva dato forfait di Trossi, al settimo giro, per un guasto al motore che, tra l'altro, aveva inondato la pista d'olio, proprio all'imbocco della curva sud.
La pista era stata pulita alla meglio e via alla seconda batteria: la prima tragedia di quella "domenica nera" delle corse.
Borzacchini, Campari e Castelbarco erano volati, letteralmente, fuori pista, alla curva sud, una delle due sopra elevate del circuito. Borzacchini e Campari avevano lasciato la vita, Castelbarco era uscito quasi indenne.
In un'atmosfera surreale, senza comunicazione al pubblico, si era continuato, con la terza batteria.
Via anche alla finale, che da subito era sembrata un'affare tra Lehoux e Czaykowski.

Stanislas, nato a The Hague, in Olanda il 10 giugno 1899, aveva iniziato a correre con una Bugatti T37A nel 1929 ed aveva proseguito a calcare le piste, nel 1930, con una Bugatti 8C T35 dotata di compressore.
Con la versione denominata T35C, aveva corso a Pau nel '30 e nel '31 a Tunisi e a Monaco; mentre, nell'aprile '31 aveva affrontato con la nuova Bugatti T51 (2.3 litri) le corse di Casablanca (vinta), Reims, Ginevra, Dieppe, Grenoble e Comminges.
Nel '32, Stanislas aveva guidato sia la T51 (a Tunisi, Monaco, Nimes, Casablanca, Nancy, Nizza e Comminges), sia la T35C (a Marsiglia, Roma, dove aveva vinto nella categoria 2000 cc, Nimes, Dieppe, ancora un successo nella categoria 200 cc).
Per le prime due gare nel 1933 (Pau e Tunisi), Czaykovsky aveva corso con la T51. 
Poi all'AVUS era passato alla Bugatti T54, con i risultati che abbiamo detto. 
Sempre il quel 1933, aveva corso anche la 24 ore di Le Mans  con la T51A in versione "sport".

Ma torniamo a Monza. Ancora la curva sud: Czaykowski aveva sbandato e la sua auto si era rovesciata intrappolandolo tra le fiamme: questa, la fine di Stanislas Czaykowski, nella domenica nera dell'automobilismo, in quel pomeriggio monzese.

-Bernd508-
  

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