martedì 6 marzo 2012

Matra "640" e "MS1"

Nel 1969 la Matra presentò il suo modello "640", vettura sport dalle linee rivoluzionarie, pensata per la 24 ore di Le Mans. 
Il progettista di quell'auto, l'ingegnere aeronautico Choulet, aveva in parte ripreso la "filosofia Porsche" del profilo filante a coda lunga, ma con due code raccordate con pinne verticali nella parte terminale. 
L'assaggio della pista di quella strana auto, un test privato a Le Mans con Pescarolo, segnarono il battesimo, ma anche la fine di quel progetto: la 640 era decollata, per poi schiantarsi al suolo in rottami, con Pescarolo miracolosamente sano e salvo.
Non deve stupire che la "640" avesse un concept di derivazione aeronautica, perché è proprio quello il settore di cui si occupava il gruppo industriale Matra (di cui la squadra corse, voluta dal manager - ingegnere aeronautico Lagardére, era parte integrante).

La prima auto da corsa della Matra, la MS1, progettata per correre nel campionato francese di F3, era nata anch'essa attorno ad una filosofia costruttiva e concettuale fortemente aeronautica, con il serbatoio ed i tubi dell'olio e dell'acqua integrati nel telaio, in monoscocca rivettato.

Della storia del restauro di quest'auto, vincitrice con Beltoise nella corsa di F3 a Reims nel 1965, si occupa magistralmente la rivista Octane, nel suo numero 1, di questo mese: non volendo appropriarmi del lavoro straordinario svolto dalla rivista, mi fermo qui e rimando a quel bellissimo e dettagliato articolo, corredato da vivide fotografie. Un vero capolavoro, di cui questo piccolo articoletto si pregia di fare menzione.

La MS1 era stato il primo passo della Matra nelle corse, un'avventura che avrebbe preso una piega decisiva con la collaborazione con il team Tyrrell che avrebbe portato al successo nel mondiale di F1 nel 1969.
Della leggendaria storia della Matra, come abbiamo visto, era parte integrante la competizione Endurance, segnata da successi tra cui ricordiamo quelli nella 24 ore di Le Mans ('72, '73 e '74) e nel mondiale Marche ('73, '74).

-Bernd508-

Bibliografia:

Rivista Octane, N.1, aprile 2012. 
Dell'articolo, citato come fonte, di cui si invita caldamente la lettura, non sono riportati stralci o trascrizioni di parti.

Nessun commento: