sabato 10 marzo 2012

I Bentley Boys a Le Mans

Le edizioni tra il '27 e '30 della 24 ore di Le Mans sono state una faccenda per i Bentley Boys: Dudley Benjafield, Tim Birkin, Wolf "Babe" Barnato e Glen Kidston. 

Tim Birkin aveva iniziato a correre nel 1921, partecipando ad alcune competizioni a Brooklands.
Gli ottimi risultati, ottenuti nel 1928 con una Bentley 4.5 litri, lo convinsero a diventare pilota professionista: proprio quell'anno fece il suo esordio a Le Mans, corsa per lui conclusasi con un ritiro per un problema ad uno pneumatico dopo aver condotto per venti giri. 
Quell'edizione del '28, quindi, fu a tutti gli effetti la prova generale, per Birkin, del successo del 1929, ottenuto in equipaggio con Wolf "Babe" Barnato, alla guida di una "Speed Six", un'auto nata come variante da corsa della Bentley 6 cilindri - 6,5 litri, del 1925. 

Nel '29, Birkin aveva aggiunto al suo "camion più veloce al mondo" (così Bugatti, con un filo di perfidia, definiva le massicce Bentley) un compressore; ma per correre a Le Mans, l'auto di Birkin non poteva rimanere un unicum: servivano altri 50 modelli con il compressore e Birkin riuscì a convincere a fatica Bentley a realizzarli.

Con la Bentley dotata di compressore Birkin corse a Le Mans nel 1930, ingaggiando un lungo e leggendario duello con Caracciola e la sua Mercedes SSK.
Alla fine, Birkin si era ritirato e la gara era stata vinta dagli altri Bentley Boys, Barnato e Kidston.
Si concludeva, così, per Bentley un ciclo di successi, alla 24 ore di Le Mans, iniziato nel '27, con Benjafield e Davis, proseguito poi nel '28 (con Barnato e Rubin) e nelle edizioni '29 e '30 di cui si è dato conto. 

Nel 1931, Birkin, vinse di nuovo a Le Mans, in equipaggio con Howe, ma questa volta non con una Bentley, bensì con un'Alfa Romeo 8C 2900.

-Bernd508- 


Sulla scomparsa di Tim Birkin (avvenuta nel 1933), vedi l'articoletto su Tripoli



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