mercoledì 10 ottobre 2012

Il gioiello della Borgward

Parlare della Borgward e della sua avventura motoristica nelle competizioni sportive, non significa, semplicemente, indulgere su un aneddoto, un cammeo.
Piuttosto, importa l'avere a che fare con un piccolo gioiello, il motore Borgward appunto, il cui "peso specifico" nella storia non si misura in vittorie, ma, semplicemente, con la "genialità tecnica" ad esso sottesa.

Il progetto sportivo della Borgward aveva preso forma sotto la guida di Wilhem Buchner per approdare alle corse sport: nell'ambito di questo progetto, Ludwig Brandt, il tecnico Borgward dedicato allo sviluppo del propulsore, concepì, nel 1954, un motore, basato su un blocco in lega alluminio, ad iniezione diretta, con quattro valvole per cilindro: una soluzione per l'epoca anti-convenzionale, ma che assicurava vantaggi insindacabili. 

Per approfondire la storia della Borgward, ed in particolare del modello RS, si consiglia una lettura dell'approfondito articolo apparso sulla rivista "Octane n. 02", della quale sono stati tratti alcuni dei dati "storici" essenziali riportati. 

Rinviando, quindi, il lettore a tale rivista per gli opportuni approfondimenti, noi affrontiamo un tema che l'articolo citato ha appena lambito, e che riguarda, per così dire, il modo con cui il motor Borgward è "sopravvissuto" alla fine della storia corsaiola del marchio.
Il magnifico propulsore Borgward, con le sue quattro valvole per cilindro e l'iniezione diretta, venne montato su Cooper F2 (modello T51) della British Racing Partnership.

Non solo. Il privato Kurt Kuhnke, nel 1963, tentò di qualificarsi, senza riuscirci, al GP di Germania con una Lotus 18, equipaggiata proprio da un motore Borgward.

La storia della Borgward, che si è appena potuta tratteggiare, sconta apertamente il divario tra ciò che poteva essere (come ci suggerisce l'enorme potenziale di quel motore così avanzato) e ciò che, invece, è stato. Un divario che, l'abbiamo detto nell'incipit, si chiude traslando il pensiero dal piano strettamente numerico, a quello strettamente tecnico e concettuale: qui, sì, la Borgward ha scritto la storia.
-Bernd508-

PS: in linea con la politica di Passione Garagista, con riferimento all'articolo della rivista citata, si precisa che nessuna parte di tale scritto è stato riportato.

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